In memoria di Peppino Basile

Questo forum la F.g.C.I. lo dedica all'amico Pepino Basile pultroppo assassinato il 14 giugno 2008 e coglie l'occasione per informare i visitatori che presto la FgCi di Ugento organizzerà un evento in suo onore

Per tutti i navigatori che vogliono saperedi più su Peppino e sulle ultime e recenti vicende vi invito a visitare il seguente sito: http:\\www.comitatoprobasile.it

Con grande piacere saluto l'iniziativa di dedicare all'amico Peppino Basile una sezione di questo forum. La maniera migliore di non rendere vana l'opera di chi, come Peppino, ha speso la sua vita e le sue energie per la causa pubblica, è proprio quella di non dimenticarlo, di tenerne viva l'immagine, anche a dispetto di chi vorrebbe farlo passare per uno qualunque, per uno morto ammazzato per questioni di donne.
Attendiamo con fiducia l'opera degli inquirenti, ma continuiamo, anche col vostro aiuto, a tenere viva la memoria di un uomo il cui omicidio è ancora piano di lati oscuri.
Raccolgo l'invito di coloro che dicono che molti ugentini per bene erano al fianco di Peppino: a costoro ed a voi che ospitate il mio intervento su questo forum, dico siate al fianco di chi ha sempre avuto come unico obiettivo il bene di questa piccola città e del salento intero.
Vi invito anche a tenere presente il comitato costituitosi in memoria di Peppino: attraverso il sito www.comtitatoprobasile.it, terremo viva l'attività politica di Basile, perché le sue battaglie, a prescindere dai motivi del suo assassinio, non si spengano con la sua morte.
Grazie a voi tutti per quello che fate e che certamente continuerete a fare nel futuro.

On. Pierfelice Zazzera
Segretario regionale Italia dei Valori Puglia

Cari amici, colgo subito l'occasione per ringraziarvi a nome del comitato Pro Basile, per l'idea, l'impegno e la viva attenzione verso questo caso.
Peppino, era un vostro figlio e sicuramente, con voi, avrà condiviso tante lotte.
In questo momento storico, dopo il fatto accaduto al vostro consigliere, occorre una seria riflessione; occorre che la gente di Ugento mediti. Magari, dopoun'attenta riflessione, qualcuno potrà decidersi di collaborare in maniera determinante e decisiva con gli inquirenti. Pertanto, a volte il silenzio significativo serve a consentire a chi deve prendere una scelta, di scegliere veramente da che parte deve stare e cosa fare per il bene della propria comunità e della propria società.
A volte il frastuono inutile non serve. Mantenere viva l'attenzione non significa ripetere in continuazione messaggi già lanciati: diventerebbe un'ossessione stonata! Occorre andare avanti e solo qualora non dovessero esserci dei risultati investigativi, si prenderanno gli opportuni provvedimenti.
Parlare e porre all'attenzione dell'opinione pubblica nuovi fatti, ma soprattutto informare è utile; urlare e ripetere cose già sapute, già dette, già al vaglio degli inquirenti disturba quella sana riflessione che Ugento deve porre in essere per uscire fuori dal tunnel del mistero, dell'intrigo e del sospetto. Qui servono fatti e non illazioni; servono verità e non mere ipotesi; servono testimoni e non sospetti testimoni; serve, infine, individuare il colpevole o i colpevoli e non un colpevole.
Peppino e la sua storia hanno bisogno di una lucida verità reale e non processuale o investigativa, totalmente asettica e sganciata dalla concreta quotidianità. Tutti insieme dobbiamo abbattere molti muri, come quello dell'omertà, della devianza istituzionale, della reticenza, del favoreggiamento, del protagonismo inutile e insensato, dell'oscurantismo politico ed amministrativo, oltre che istituzionale.
Ad Ugento occorre una rinascita sociale e culturale per vivere pacificamente e ritornare ad occuparsi dei propri mestieri e delle proprie attività, al fine di contribuire alla crescita legale e trasparente del territorio.
La crescita economica illegale di un territorio è sottosviluppo.
Vorrei concludere con riferimento al servizio mandato in onda da Telerama nei giorni scorsi sulle reazioni di alcuni cittadini di Ugento alla domanda "conosceva Peppino?".
Si vergognino e si guardino allo specchio se mai dovessero avere una coscienza, per il modo in cui hanno risposto e per il modo in cui hanno rinnegato il povero Peppino.
Mi rivolgo a questi cittadini ingrati e indegni di vivere nella società civile e libera: rinnegare Peppino, un uomo ammazzato per colpa dei vostri stupidi ed ignoranti silenzi, significa sposare la cultura della morte.
Siete anche voi colpevoli moralmente dell'uccisione di Peppino!
E i vicini di casa, che magari il povero illuso Peppino rispettava ed onorava con orgoglio umano e benefico, come si sono comportati? Chiudendo porte e finestre e ancora una volta rinnegando il Figlio del Popolo di Ugento. Sicuramente non diventerete come San Pietro, ma verrà il giorno in cui dovete dare conto a Dio!

Con rispetto e ammirazione del Popolo sano ed onesto di Ugento.

Rappresentante Comitato Pro Basile
Dott. Salvatore De Mitri

Caro Peppino quanto mi manchi, vorrei tanto che tu fossi ancora qui tra noi. a volte mi capita che vedendo una Panda nera sei ancora tu che vai in giro con la tua auto, quel maledetto giorno in cui sei stato assasinato non ci credevo che era vero, ma pultroppo era cosi...ciao Peppino un giorno ci rivedremo!!!!

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